10 invenzioni Made in Italy (pt.1)

1865: Antonio Pacinotti presenta la dinamo, una macchina che trasforma un lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua.
1871: Antonio Meucci deposita il brevetto del telettrofono,il precursore del telefono. Per anni, addirittura secoli, l'invenzione fu attribuita erroneamente allo scienziato britannico Alexander Bell, fino a quando, finalmente, nel 2002 la Corte Suprema degli USA ha attribuito l'invenzione del telefono all'ingegnere italiano. Meucci depositò il brevetto del suo "telettrofono" nel 1871. Ma dato il costo annuo del brevetto e le condizioni precarie in cui versava, Meucci riuscì a sostenere le spese solamente per 2 anni.
Nel 1876 Bell, venuto probabilmente in possesso dei disegni di Meucci, depositò il brevetto a suo nome e all'apparecchio diede il nome di "telefono".
1873: Paolo Porta brevetta per i vigili del fuoco una scala trasportabile e autosostentante
1876: Mariano Dallapè apporta alcune modifiche al suo organetto: nasce la fisarmonica a cassetta
1878: Benvenuto D’Alessandro inventa una borsa gonfiabile da usare come salvagente
1884: Angelo Moriondo, albergatore di Torino, inventa la macchina per il caffè espresso.
1885: Giovanni Gilardini brevetta un ombrello ad apertura automatica.
1889: leggenda narra che in onore della Regina d'Italia Margherita Savoia in visita a Napoli, il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito inventò una pietanza che chiamò pizza Margherita (in suo onore) dove i condimenti, per omaggiare i colori della bandiera italiana, fossero pomodoro, mozzarella e basilico.
Recenti studi hanno avanzato l'ipotesi che la pizza fosse già nata decenni prima.
1890: il giornalista lecchese Giuseppe Airoldi inventa il cruciverba (senza caselle nere)
1895: Guglielmo Marconi fa squillare un campanello premendo un trasmettitore posto a 2 km di distanza. Nasce la radio.
Come accadde una ventina d'anni prima con Meucci, anche l'esperienza di Marconi fu tutt'altro che semplice. Presentò il suo prototipo alle Poste Italiane,che però lo derisero reputando il macchinario pressoché inutile. La madre di Marconi capì invece immediatamente il potenziale. Essendo cittadina britannica, decise di inviare una lettera all'ambasciata italiana in Inghilterra. L'allora ambasciatore Ferrero,entusiasta di tale invenzione, disse a Marconi di venire subito sull'isola a presentare il progetto dicendogli ben chiaramente di non rivelare a nessuno i risultati ottenuti.
Nemmeno a farci apposta, Marconi passò il resto della sua vita a lottare per l'assegnazione della paternità del brevetto. In quegli anni, infatti, un certo Nikola Tesla aveva progettato un apparecchio molto simile a quello dello scienziato italiano. L'acceso dibattito andò avanti per decenni, tanto che tutt'oggi non si sa ancora chi sia il vero padre della radio. Analizzando i due progetti, si è giunti alla conclusione (per così dire) che i due prototipi, essendo molto simili ma con caratteristiche diverse, non siano una copia dell'altro, ma semplicemente due invenzioni che videro la luce nello stesso periodo. Ciononostante, la questione è tutt'altro che chiusa.
Fonte immagine: Radiomontecarlo
#invenzioni #top10 #curiosità
1871: Antonio Meucci deposita il brevetto del telettrofono,il precursore del telefono. Per anni, addirittura secoli, l'invenzione fu attribuita erroneamente allo scienziato britannico Alexander Bell, fino a quando, finalmente, nel 2002 la Corte Suprema degli USA ha attribuito l'invenzione del telefono all'ingegnere italiano. Meucci depositò il brevetto del suo "telettrofono" nel 1871. Ma dato il costo annuo del brevetto e le condizioni precarie in cui versava, Meucci riuscì a sostenere le spese solamente per 2 anni.
Nel 1876 Bell, venuto probabilmente in possesso dei disegni di Meucci, depositò il brevetto a suo nome e all'apparecchio diede il nome di "telefono".
1873: Paolo Porta brevetta per i vigili del fuoco una scala trasportabile e autosostentante
1876: Mariano Dallapè apporta alcune modifiche al suo organetto: nasce la fisarmonica a cassetta
1878: Benvenuto D’Alessandro inventa una borsa gonfiabile da usare come salvagente
1884: Angelo Moriondo, albergatore di Torino, inventa la macchina per il caffè espresso.
1885: Giovanni Gilardini brevetta un ombrello ad apertura automatica.
1889: leggenda narra che in onore della Regina d'Italia Margherita Savoia in visita a Napoli, il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito inventò una pietanza che chiamò pizza Margherita (in suo onore) dove i condimenti, per omaggiare i colori della bandiera italiana, fossero pomodoro, mozzarella e basilico.
Recenti studi hanno avanzato l'ipotesi che la pizza fosse già nata decenni prima.
1890: il giornalista lecchese Giuseppe Airoldi inventa il cruciverba (senza caselle nere)
1895: Guglielmo Marconi fa squillare un campanello premendo un trasmettitore posto a 2 km di distanza. Nasce la radio.
Come accadde una ventina d'anni prima con Meucci, anche l'esperienza di Marconi fu tutt'altro che semplice. Presentò il suo prototipo alle Poste Italiane,che però lo derisero reputando il macchinario pressoché inutile. La madre di Marconi capì invece immediatamente il potenziale. Essendo cittadina britannica, decise di inviare una lettera all'ambasciata italiana in Inghilterra. L'allora ambasciatore Ferrero,entusiasta di tale invenzione, disse a Marconi di venire subito sull'isola a presentare il progetto dicendogli ben chiaramente di non rivelare a nessuno i risultati ottenuti.
Nemmeno a farci apposta, Marconi passò il resto della sua vita a lottare per l'assegnazione della paternità del brevetto. In quegli anni, infatti, un certo Nikola Tesla aveva progettato un apparecchio molto simile a quello dello scienziato italiano. L'acceso dibattito andò avanti per decenni, tanto che tutt'oggi non si sa ancora chi sia il vero padre della radio. Analizzando i due progetti, si è giunti alla conclusione (per così dire) che i due prototipi, essendo molto simili ma con caratteristiche diverse, non siano una copia dell'altro, ma semplicemente due invenzioni che videro la luce nello stesso periodo. Ciononostante, la questione è tutt'altro che chiusa.
Fonte immagine: Radiomontecarlo
#invenzioni #top10 #curiosità